Horizon: An American Saga – Capitolo 1, la recensione del film di Kevin Costner

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Horizon: An American Saga – Capitolo 1 è un western vecchia scuola diretto da Kevin Costner con troppi difetti

Di cosa parla Horizon: An American Saga?

Horizon: An American Saga – Capitolo 1, con protagonista, co-scritto, diretto e prodotto da Kevin Costner, racconta le difficoltà di una serie di personaggi intrecciando le rispettive storie all’epoca della Guerra Civile americana, in un territorio, quello del West americano, in espansione.

© 2024 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved.

Poche idee, ma confuse

Il primo capitolo della mega-epopea western di Kevin Costner ha un approccio vecchio stile e una narrazione costellata più di fallimenti che di pregi. Le idee ci sono, ma una scrittura scarna e un distacco emotivo evidente rendono il prodotto molto deludente.

Partendo della sceneggiatura, il film è un dedalo di innumerevoli trame che difficilmente meritano di essere chiamate tali; i personaggi sono piatti, noiosi, confusi e senza un briciolo di tensione reale. Il film fallisce clamorosamente quando cerca di indagare la profondità emotiva e morale dei suoi protagonisti, senza nemmeno avvicinarsene. Le dinamiche che cambiano in maniera repentina oscurano l’evoluzione dei personaggi dando vita a quello che è, a tutti gli effetti, un accozzaglia senza capo né coda. Tutto sembra seguire diversi piani narrativi completamente casuali e estranei gli uni agli altri.  

Nonostante la sue 3 ore piene, Horizon è claudicante, borioso e pieno di personaggi improbabili di cui, letteralmente, non ci importa e di cui non siamo nemmeno curiosi di conoscere le sorti nel successivo capitolo. È un peccato perché il film inizia con uno spunto molto accattivante, ma continua a cambiare storia prima che il pubblico possa affezionarsi a una narrazione o a un qualsiasi personaggio. Fanno eccezione i fratelli Sykes, interpretati da Jon Beavers e Jamie Campbell Bower, che con estrema durezza, portano a casa una performance più che dignitosa, ma che dura forse 10 minuti in tutto il film.

Horizon An American Saga Capitolo 1 recensione
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Serialità cinematografica? No grazie

Il primo vero errore di Horizon è quello di essere una serie di film e non una serie televisiva. La sensazione è che tutto accada in media res e tutto ciò che accade ai personaggi abbia una genesi di cui non sappiamo nulla. Le singole storie, e quindi l’intera linea drammatica, sono colte nel momento in cui succedono, senza dargli il tempo di diventare lontanamente rilevanti.

Il numero spropositato di personaggi, inoltre, offre un disincentivo all’interesse che possano suscitare nel sistema filmico; non appena ce ne vengono presentati di nuovi questi ne incontrano altri, fanno cose e si passa al prossimo gruppo in un ping pong di trame vertiginoso e mediocre.

Horizon An American Saga Capitolo 1 recensione
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Fuori tempo massimo

Il secondo errore, senza mettere in discussione la questione morale e etica della trama, è la realizzazione talmente disordinata da risultare confusa così come l’approccio alla questione storica del conflitto tra coloni e Apache. Un terreno insidioso che, come accennato, rischia di confondere protagonisti, antagonisti e veridicità storica in un racconto anacronistico sotto molti aspetti. Horizon arriva tardi o, anzi, arriva con dei presupposti che, nella confusione generale, non si concretizzano affatto.

Com’è il Capitolo 1?

Horizon: An American Saga – Capitolo 1 è forse giusto considerarlo un lungo, rumoroso e noioso esperimento. Finito male. È tutto abbastanza straziante, dato il prestigio di Costner, ma soprattutto la sensazione è che non si siano riconosciuti tutti i segnali di un fallimento annunciato. Ora non resta che aspettare i successivi capitoli (il secondo annunciato per agosto) ma Horizon rischia di aver perso il duello già al primo sparo.